Ultimo aggiornamento: Mercoledì, 27 Dicembre 2023 Ore 00:26:14 Aggiorna

Incontro Johnson - Juncker: entro il 31 ottobre accordo per la Brexit

Il premier britannico e il Presidente della Commissione europea si sono incontrati per discutere di un accordo UE - Regno Unito sul tema Brexit


Boris Johnson ha incontrato Jean Claude Juncker in Lussemburgo e Il premier britannico è fiducioso sul fatto che sarà possibile raggiungere un accordo con l’UE per quanto riguarda la Brexit, ma ha sottolineato come voglia portare il Regno Unito fuori dall’Ue entro il 31 ottobre e non sia intenzionato a prorogare questo termine.

Johnson in queste settimane ha anche dato la colpa ai parlamentari di rendere più difficile il raggiungimento di qualsiasi accordo sulla Brexit, affermando che le loro tattiche per il rinvio hanno consegnato all’Ue le “carte cruciali” e danno l’idea “che il Regno Unito non sia in grado o determinato a uscire dall’Unione il 31 ottobre. Questo è sbagliato, usciremo entro questa data, con o senza accordo”.

Il primo ministro britannico sostiene inoltre che qualsiasi altra estensione sarebbe un enorme errore, perché si tratterebbe di avere “altri lunghi mesi aggiuntivi di rancore e divisione, a spese enormi. È ora che si rispetti il risultato del referendum del 2016”.

Il ministro del Regno Unito per la Brexit, Stephen Barclay, ha detto che si intravede all'orizzonte una "zona di atterraggio" per un accordo con l'Ue a seguito di "colloqui approfonditi" a livello sia tecnico che politico. "E' stato fatto un enorme lavoro dietro le quinte. Possiamo vedere una zona di atterraggio in termini di un accordo futuro ma c'è ancora molto lavoro da fare", ha detto Barclay.

Tuttavia, mentre all’esterno del luogo dove si è tenuto l’incontro una piccola folla pro Europa protestava contro il Regno unito, il Presidente della Commissione Europea ha sottolineato come l’Unione sia disponibile a lavorare H 24 per trovare un accordo che soddisfi entrambi le parti, ma è necessario attivarsi con delle proposte che devono arrivare da Londra. E fino ad oggi queste proposte non sono state fatte.
Nei 45 giorni che mancano al 31 ottobre però i 2 leader politici hanno intenzione di intensificare i loro colloqui e presto inizieranno ad avere incontri giornalieri per trovare un’intesa.

Nel frattempo il rischio di un’uscita no-deal è reale e resta uno scenario plausibile.