Ultimo aggiornamento: Mercoledì, 27 Dicembre 2023 Ore 00:26:14 Aggiorna

Investimenti fai da te e advisor: il parere di Gianmarco Mondani

Trasparenza nelle commissioni e disponibilità alla comunicazione per gli advisor. Prudenza per gli investimenti fai da te


Investorado ha incontrato Gianmarco Mondani, gestore di fondi long/short a Lugano, con una lunga esperienza nel campo degli investimenti, che ci ha dato qualche consiglio per coloro che volessero approcciarsi a questa realtà.

Iniziamo parlando della sua esperienza professionale. Me la può riassumere in breve?

Dal 1996 al 2002 ho gestito fondi azionari long-only in Scozia, in seguito mi sono trasferito a Lugano dove dal 2002 gestisco prodotti, principalmente long/short, sull’azionario europeo.

In questi anni io ed altri soci abbiamo creato una società, Arkos Capital, che nel 2012 abbiamo venduto a GAM, società per cui adesso lavoro.

Coadiuvato da due colleghi, gestisco la strategia long/short Europa, come pure un fondo europeo long-only. Altri membri del mio team a Lugano gestiscono due ulteriori fondi  long/short, un fondo che investe in obbligazioni convertibili, uno che fa arbitraggio su fusioni e acquisizioni ed infine due fondi long-only dedicati all’area asiatica.

In totale dall’ufficio di Lugano gestiamo attualmente circa 1 miliardo di Euro. Il team è formato da 21 persone, 11 delle quali si occupano solo di investimenti.

Come ha iniziato a fare questo lavoro? Cosa la ha attirata nella finanza? E qual è secondo lei la principale utilità degli investimenti?

Io mi occupo in particolare del mercato azionario quotato. Quello che mi ha spinto ad intraprendere la mia carriera e continua ad essere uno stimolo quotidiano è la possibilità di capire meglio il modello aziendale di società diverse, in aree geografiche differenti, nei settori più disparati. L’analisi approfondita delle società e la possibilità di confrontarsi con il management, con analisti sell-side, permette di farsi un’idea dello stile aziendale, delle opportunità che perseguono, delle strutture manageriali, dell’incidenza di singole azioni volte ad incrementare i ricavi piuttosto che a contenere i costi; contestualizzare tutte queste informazioni con l’obiettivo di identificare società che possano sorprendere rispetto alle aspettative di mercato rappresenta uno sprone enorme.

Inoltre, un tema che mi ha sempre interessato e che apprezzo sempre di più è quello della finanza comportamentale, contrassegnata da bias psicologici che condizionano la maggior parte degli investitori. La conoscenza di tali bias ne permette l’impiego con l’obiettivo di implementare strategie di investimento volte a generare alpha, e di conseguenza ritorni per gli investitori.

Il processo che le ho appena descritto sta alla base della nostra strategia azionaria long/short, incentrata sulla revisione degli utili aziendali, un fattore legato a un bias comportamentale (momentum) che mi ha sempre interessato e può essere impiegato per generare alpha.

Tralasciando gli aspetti soggettivi, la principale utilità degli investimenti è rappresentata dall’ottimizzazione della gestione del risparmio, non da ultimo le varie forme di risparmio collettivo quali previdenza e fondi pensione.

Le chiedo adesso un consiglio. Cosa suggerisce a chi si approccia al mondo degli investimenti fai da te?

Suggerisco prudenza. È facile sottovalutare i rischi dei mercati finanziari, attirati da facili guadagni.

Consiglio inoltre di concentrarsi dapprima sull’arricchimento nozionistico, costruendosi una visione esaustiva del mondo degli investimenti, ad esempio frequentando corsi di adeguato livello. Inoltre, consiglio spesso a chi si avvicina al mondo degli investimenti il libro  “Reminiscences of a Stock Operator”, scritto più di 100 anni fa, che rivela molti aspetti di finanza comportamentale.

Tutto ciò potrebbe comunque non bastare a diventare investitori di successo, ma le conoscenze apprese agevolerebbero la selezione ed il monitoraggio degli esperti a cui affidare la gestione dei propri risparmi.

Nel caso invece un investitore volesse appunto affidarsi ad un advisor, come suggerisce di scegliere? E in che modo una persona deve relazionarsi con un advisor?

In questi casi mi sento di dare alcuni suggerimenti di buon senso. Diamo per acquisito il requisito di vantare una formazione adeguata come pure un’esperienza significativa sui mercati.

Innanzitutto è necessario assicurarsi che la persona (o struttura) a cui ci si rivolge tenga in alta considerazione gli interessi del cliente. Questo si declina ad esempio in commissioni trasparenti, massima disponibilità alla comunicazione con il cliente, soprattutto quando gli investimenti non vanno nel modo sperato, reportistica dettagliata e comprensibile.

È necessario poi valutare l’accortezza nella stesura del profilo del cliente, con conseguente determinazione degli obiettivi di investimento. È auspicabile che l’advisor tratti i soldi del cliente come fossero i propri; a parità di profilo e di obiettivi, non c’è motivo per cui l’advisor non debba gestire i propri soldi nella stessa maniera in cui gestisce quelli dei suoi clienti. Io ad esempio sono da sempre allineato con i miei clienti siccome investo i miei risparmi nei nostri fondi. L’advisor che dà raccomandazioni, dovrebbe metterle in pratica anche per se stesso.

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