Ultimo aggiornamento: Mercoledì, 27 Dicembre 2023 Ore 00:26:14 Aggiorna

L’importanza di quotarsi in borsa

Aziende quotate in borsa: Il panorama italiano


Le imprese quotate in Borsa hanno maggiori opportunità di crescita e sono più profittevoli di quelle non quotate. Nonostante questa conclusione, risultante da uno studio dell’Università Bocconi, le aziende italiane (soprattutto se di piccole dimensioni) mostrano comunque una certa reticenza nell’affacciarsi su Piazza Affari.

I vantaggi della quotazione in Borsa

I principali vantaggi che derivano dalla quotazione sono tre. Il primo è la possibilità di aumentare la capacità competitiva, tramite la crescita di visibilità a livello nazionale e internazionale, l’ampliamento delle relazioni aziendali e l’attrazione di risorse qualificate, il rafforzamento della credibilità societaria generato dalla presenza di investitori qualificati e l’aumento della forza contrattuale dell’azienda nelle negoziazioni. Il secondo è la possibilità di finanziare la crescita e lo sviluppo tramite l’espansione e la diversificazione delle fonti di finanziamento, la raccolta di risorse finanziarie utili per acquisizioni e il rafforzamento della struttura produttiva e commerciale. Crescita e sviluppo sono spinti inoltre dalla possibilità di ottenere una valutazione oggettiva e trasparente del capitale e dalla possibile introduzione di piani di incentivazione per il personale. Il terzo e ultimo vantaggio è dato dalla valorizzazione dell’impresa stessa per via della differenziazione della tipologia di azionisti e la liquidità delle azioni che si viene a creare. Da sottolineare poi la possibilità degli azionisti stessi di avere una strategia di uscita.

Quotazione in Borsa e passaggio generazionale

Con la quotazione in borsa dell’azienda, nel caso vi siano i requisiti, è possibile anche favorire un passaggio di generazione che guardi al futuro, e che aiuti soprattutto la crescita dell’impresa; il passaggio generazionale rimane infatti un tema delicato ed estremamente attuale, sia a livello italiano, che europeo. Soltanto il 30% delle imprese familiari sopravvive alla seconda generazione, e di queste il 50% chiude entro la terza generazione: solo in 15 casi su 100 i nipoti riescono a gestire le aziende create dai nonni.
I motivi per cui si verifica questo fenomeno sono molteplici. Spesso l’idea del passaggio di testimone è un problema che viene procrastinato o addirittura non affrontato, come se fosse un processo fisiologico e naturale. Non è così. Nel tempo è possibile che si verifichino situazioni per le quali non ci sia una gestione ottimale delle informazioni e delle comunicazioni, o non vengano rispettati i ruoli di amministratore, azionista e manager. E ancora, ci può essere una scarsa regolamentazione dell’ingresso e del trattamento dei familiari in azienda e una differenza di punti di vista tra vecchio e nuovo imprenditore. Tutti questi fattori a volte rendono il momento delle successioni carico di tensioni.

Quotazione: perché si è diffidenti

Da alcuni questionari inviati alle imprese familiari non quotate si desume però il fatto che gli imprenditori sembrano non avvertire l'esigenza di aprire il capitale. Tra le ragioni che spiegano il fenomeno giocano un ruolo rilevante le seguenti: i benefici della quotazione sono ottenuti in maniera diversa, senza il ricorso all'apertura; oppure, questi benefici non sono giudicati rilevanti per il business, o ancora, vengono percepiti solo i benefici di tipo finanziario e/o istituzionale e non quelli strategici. Inoltre, un ulteriore freno per gli imprenditori è costituito dalla percezione di alcuni svantaggi, che vengono considerati particolarmente penalizzanti; con la quotazione il processo decisionale si complica, si perde autonomia e i tempi si dilatano, danneggiando opportunità che si potrebbero cogliere.

Il cambiamento culturale

Il punto certo è che la decisione di quotarsi richiede, da parte dell'imprenditore e di tutta l'impresa, un notevole cambiamento culturale, ma anche diverse risorse, precise competenze e molto tempo, tanto nella fase preparatoria, quanto in quella successiva all'IPO. Allo stesso tempo è vero anche, che, se ben progettata e curata anche nella sua implementazione, questa operazione, considerata nel lungo periodo, può essere una via fondamentale per realizzare un percorso di crescita duraturo e che genera profitto nell’azienda.
Da ultimo, è doveroso fare una precisazione: se da un lato, i risultati confermano l'ipotesi per cui la quotazione può migliorare la capacità dell'impresa di crescere in modo durevole, dall'altro bisogna tenere in considerazione che i vantaggi derivanti dall'IPO non sono automatici. Gli imprenditori che decidessero o che pensassero di portare l'impresa di famiglia in Borsa, sarebbe bene tenessero presente il fatto che si tratta di un processo complesso, da preparare con cura e da gestire attentamente.