Ultimo aggiornamento: Mercoledì, 27 Dicembre 2023 Ore 00:26:14 Aggiorna

​​​​​​​La Revisione di bilancio delle SRL e l'hedge accounting

Investorado ha intervistato il commercialista Alberto Tolentino, per approfondire la nuova normativa relativa alla Revisione del bilancio


Alla luce della recente modifica di alcuni parametri di riferimento che assoggettano le imprese all’obbligo di revisione di bilancio, Investorado ha intervistato Alberto Tolentino, uno dei 2 soci fondatori dello studio Lario Professionisti di Como. Il ragioniere ci ha raccontato la sua visione e le problematiche che sorgono in seguito a questa normativa.
 

Partiamo dalla legge. Qual è la normativa di riferimento?

La normativa è cambiata in seguito al D. Lgs. n. 14/2019, relativo al “Codice della crisi dell’impresa e dell’insolvenza”, pubblicato sulla GU (gazzetta ufficiale) n. 38 il 14 febbraio scorso.

Tra i più importanti elementi di novità della riforma vi è senza dubbio l’estensione dell’obbligo di nomina dell’organo di controllo per le SRL. L’intervento è appunto fatto sull’art. 2477 del Codice Civile e inserisce l’obbligo di nominare il Revisore Legale o il Collegio Sindacale per alcune tipologie di imprese, che prima erano escluse. La norma cambia i parametri, che rispetto ai precedenti prendono in considerazione una maggior quantità di società.
 

Quali sono adesso le SRL assoggettate alla revisione di bilancio?

L’obbligo di nomina del Collegio Sindacale o del Revisore Legale nasce nel momento in cui una SRL debba redigere un bilancio consolidato, oppure nel caso in cui la SRL controlli una società che ha l’obbligo di fare la revisione di bilancio (la controllata e la controllante devono avere entrambe il Revisore o una Società di Revisione).

Il decreto parla poi di altri parametri. La SRL per 1 esercizio consecutivo deve superare almeno 2 dei seguenti limiti (anche diversi nei 2 anni):

-        Un attivo dello stato patrimoniale maggiore di 2 milioni di Euro

-        Ricavi di conto economico che siano maggiori di 2 milioni di Euro

-        Una media di dipendenti occupati nell’esercizio che vada dalle 10 unità in su

Questi parametri sono di gran lunga inferiori ai precedenti. Lo stato patrimoniale prima doveva essere di 4,4 milioni, i ricavi dovevano essere di 8,8 milioni e i dipendenti medi occupati dovevano essere almeno 50. Inoltre in precedenza i limiti da non superare erano 2 su 3. Adesso basta superarne 1 per essere obbligati alla revisione del bilancio.

Infine, l’obbligo decade quando per 3 esercizi non viene superato nessuno dei limiti precedenti. Mentre prima erano sufficienti 2 esercizi. La ratio di questa disposizione credo derivi dal fatto che il Revisore è nominato per 3 anni e quindi il controllo venga fatto di conseguenza per il medesimo lasso di tempo.
 

Quanto tempo hanno le SRL per adeguarsi al D.Lgs. n. 14/2019?

Siamo in una fase transitoria siccome l’art. n. 379 del D. Lgs. n. 14/2019 prevede che le SRL abbiano 9 mesi di tempo, a partire dal 16 marzo, per nominare il Revisore Legale o il Collegio Sindacale. Le società hanno tempo quindi fino al 16 dicembre prossimo per adeguarsi.

Inoltre anche lo Statuto della società dev’essere adeguato nel caso in cui non preveda l’organo di controllo. Bisogna inserire un articolo che disciplini il Collegio Sindacale o il Revisore legale e che faccia riferimento all’art 2477 del CC e non più all’art. 2435 bis, che era l’articolo di riferimento in precedenza.

In che percentuale è aumentato il volume di aziende assoggettate alla procedura di revisione di bilancio?

Il Sole 24 Ore in un recente articolo parlava di 180.000 aziende coinvolte, un bel numero. Ma ci sono dei problemi a livello operativo. Parliamo di piccole aziende, che hanno magari ricavi esigui, sulle quali una procedura di questo tipo pesa e non poco; sia in termini organizzativi che economici.
Lo dico perché la normativa sulla revisione legale è estremamente precisa e dispendiosa in termini di carte di lavoro e tempo necessario per redigerla.
 

Secondo lei questa normativa cosa genera?

Innanzitutto le dico che secondo me i nuovi parametri di riferimento per le SRL sono bassi. Come ho già detto la procedura è macchinosa e richiede tempo, oltre che denaro. Nello specifico l’attivo dello stato patrimoniale fissato a 2 milioni non ha motivo di esistere.
Se voglio mantenere questo parametro io Stato creo un danno ai professionisti: li metto nelle condizioni di lavorare con delle società che hanno budget bassi e sui quali pesa il costo di una revisione. Si vocifera che in futuro questi parametri saranno ritoccati al rialzo ma non c’è ancora niente di ufficiale.

Per delle SRL di questo tipo bisognerebbero prevedere delle procedure semplificate. Non è pensabile che si abbiano gli stessi metodi applicabili ad aziende che fatturano 20 o 50 milioni di Euro e che hanno un potere economico del tutto diverso.

Le spiego meglio con un esempio:

Facciamo un rapido calcolo delle ore che un professionista deve dedicare alla Revisione Contabile. Prendiamo una società immobiliare che dagli affitti ha un guadagno di 50.000 Euro. Sono necessarie circa 80 – 90 ore, per un totale di circa 16.000 Euro, nel caso io abbia un costo orario di 200 Euro. Non è pensabile richiedere questa cifra perché l’incidenza è troppo alta.
Diciamo che posso chiedere poco più di 3.000 euro, contando che non sono le uniche spese relative alla gestione finanziaria che una società ha. Se il mio studio avesse come clienti 30 società di questo tipo avrebbe un guadagno lordo annuo di 105mila Euro. Togliamo il costo del lavoro di un collaboratore necessario per lo svolgimento degli incarichi pari a circa 45mila Euro, una volta detratti gli altri costi e le tasse il margine netto potrebbe essere circa di 15mila euro. Per la responsabilità che mi prendo e per la mole di lavoro che svolgo è una cifra molto bassa. E stiamo parlando di 300 giorni lavorativi, un anno intero.

Non è pensabile far lavorare gratis i professionisti; queste revisioni non daranno mai un ricavato valido. Inoltre le Società di Revisione, è una mia ipotesi, non prenderanno neanche in considerazione aziende così piccole, perché i loro costi sono troppo elevati.

Questa normativa mi sembra lacunosa. Crea un problema per l’azienda che deve sborsare dei soldi e per il professionista (Revisore Legale) che deve lavorare con un compenso basso e un rischio alto. Noi commercialisti siamo disponibili a fare i Revisori ma valuteremo con attenzione il cliente, tolto il fatto che per le SRL che sono già nostri clienti siamo in difficoltà, perché per loro non possiamo certo svolgere la revisione (verrebbe meno uno dei principi cardine, quello dell’indipendenza).

Il Governo con questo decreto ha voluto traslare la responsabilità sul professionista. Lo Stato non riesce a controllare queste aziende in modo efficiente e quindi incarica altri di farlo. Un po’ come è stato fatto con il visto di conformità, che espone il professionista a una grossa responsabilità, che sfocia anche nel penale qualora il visto sia mendace.
 

In futuro come agiranno i professionisti?

Gli studi come il mio si struttureranno per fornire il servizio ma su questo fronte mi farebbe piacere se l’ordine nazionale dei commercialisti suggerisse delle linee guida, altrimenti i Revisori Legali annasperanno per capire come rientrare nei costi. Ripeto che stiamo trattando di una procedura complessa e che scarica su di noi una grossa mole di lavoro, scarsa remunerazione, incremento di costi di gestione della struttura professionale e grandi responsabilità.
 

Vorrei concludere facendole una domanda che si ricollega a questo argomento e riguarda l’hedge accounting: lo devono fare coloro che hanno derivati iscritti a copertura e che sono soggetti alla Revisione di Bilancio.Non reputa opportuna redigere l’hedging card in via preventiva, invece che attendere la Revisione Legale e poi redigerla da zero?

Nel caso di grandi attività suggerisco senza dubbio di fare una hedging card “preventiva”; infatti una volta svolta la procedura di hedge accounting il Revisore Legale impiegherà meno tempo e si troverà agevolato nel fare le revisione del bilancio.
 

La normativa introdotta dal D.lgs. n. 14/2019 non sembra quindi agevolare le imprese più piccole e mette in difficoltà anche i revisori legali.
Adesso è necessario aspettare gli sviluppi futuri per vedere cosa succederà, le aziende coinvolte però devono iniziare da subito a organizzarsi e allo stesso modo devono fare i professionisti.

Se hai un’azienda e vuoi sapere di più sulle procedure di hedge accounting Investorado può aiutarti. Contatta il nostro team di esperti e ti sapremo consigliare la soluzione adeguata per la redazione del tuo bilancio e per la redazione della hedging card.


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