Ultimo aggiornamento: Venerdì, 13 Settembre 2024 Ore 09:37:32 Aggiorna

Il tessile eco-friendly che funziona

Tre esempi del settore tessile che sono un’eccellenza del made in italy


Una delle tre parole protagoniste del Salone del Risparmio che si è chiuso di recente a Milano è stata “sostenibilità”. Il tessile made in Italy in alcuni casi si sposa perfettamente con questo termine: vediamo come.

DIENPI e Greenpeace: insieme per l’ambiente

La DIENPI è specializzata in accessori, stampe e lavorazioni per pelletteria, calzature e abbigliamento per i marchi della moda più lussuosi. L’azienda ha ottenuto la certificazione SA 8000, oltre ad aver aderito a Detox, la campagna di Greenpeace volta ad eliminare le sostanze chimiche tossiche dalla filiera di produzione. L’impresa marchigiana si distingue anche per la ricerca continua di metodi produttivi e materiali eco-friendly. L’obiettivo? Il recupero degli scarti di riproduzione per creare prodotti come ad esempio il cuoio rigenerato o il poliestere riciclato. L’intera produzione è tracciabile, oltre che italiana al 100%.

C. Sandroni e C: innovazione e certificazione

La Sandroni ha sede a Busto Arsizio, e ha fatto delle certificazioni il suo punto di forza: l’azienda collabora e fa consulenza con chiunque voglia realizzare tessuti innovativi o con caratteristiche molto particolari e con alto valore aggiunto.
Si va dai nuovi processi di colorazione applicabili su capi molto delicati, ai trattamenti funzionalizzanti che permettono di avere, in base alle esigenze, tessuti idrofobici, antisporco o antibatterici.
La consulenza fornita dall’azienda è applicabile in qualsiasi settore, per la produzione di prodotti anche molto differenti tra loro: che si tratti di camici antibatterici, di calzature o di prodotti antiodore e igienizzati per gli sportivi, non fa differenza.

M.I.T.I. Spa: dal 1931 guarda al futuro green

La quarta generazione della famiglia Polli guida la M.I.T.I. (manifattura italiana tessuti indemagliabili), prima realtà italiana del settore a ottenere la certificazione Bluedesign, il marchio a garanzia del fatto che l’intera filiera produttiva risponde ad altissimi standard di attenzione verso l’ambiente.
Nel 2016 è stata creata poi la linea Green Soul, al 100% riciclabile: è unica al mondo per la produzione di tessuti elastici indemagliabili con elevate performances funzionali. L’ultima linea innovativa per la sostenibilità prende invece il nome di BioBack ed è in grado di creare capi a degradazione accelerata, oltre che a zero impatto sull’ambiente.
L’azienda di Urgnano (BG) è oggi in grado di utilizzare gli avanzi della bobine o il poliestere delle bottiglie di plastica per creare tessuti che ci invidiano in tutto il mondo.

Ancora una volta abbiamo quindi la dimostrazione di come finanza e sostenibilità vadano d’accordo, anche nel settore tessile.