Ultimo aggiornamento: Mercoledì, 27 Dicembre 2023 Ore 00:26:14 Aggiorna

TXT e-solutions: la quotazione in Borsa e la crescita per acquisizioni

Paolo Matarazzo, CFO dell'azienda, ci ha raccontato l'importanza di essere quotati in Borsa e come la società sia cresciuta tramite acquisizioni


Investorado incontra Paolo Matarazzo, CFO di TXT e-solutions, multinazionale specializzata in software e soluzioni destinati ai mercati hi-tech.
L’azienda è cresciuta e si è ampliata, soprattutto in seguito alla quotazione in Borsa; anche per il 2019 le prospettive sono ottime.
Come ha fatto? Quali sono le strategie che ha adottato?

Iniziamo parlando di lei. Mi può dire di cosa si occupa in TXT?

Le faccio un breve riassunto della mia carriera. Dopo essermi laureato ho lavorato come equity analyst a Londra. In seguito sono stato 10 anni in Recordati dove ho lavorato prima, come analista finanziario e, in seguito, in qualità di tesoriere. Ho poi lavorato in Eurand, una società farmaceutica, che ho contribuito a quotare al NASDAQ e nella quale ero il direttore finanza e controllo per l’area Europa. In TXT il mio ruolo è quello di supporto alle divisioni: sono il responsabile delle funzioni di amministrazione, finanza e controllo, della parte IT e HR, degli acquisti e di tutti i servizi di supporto trasversali.
Inoltre sono nel CDA della società come amministratore esecutivo.

TXT è un’azienda molto solida: mi può spiegare com’è strutturata? Come vi siete evoluti in questi ultimi anni?

Ad oggi abbiamo due divisioni:

  • Aerospace: la prima divisione realizza innovativi software per l’industria aeronautica; abbiamo clienti come Leonardo, Boeing e Airbus.
    Nello specifico sviluppiamo simulatori di volo, software di bordo per elicotteri ed aerei e soluzioni per il risparmio di carburante (adottate da tutta la flotta di Lufthansa).
    Per questa divisione abbiamo 400 dipendenti di cui oltre 100 nella sede di Berlino, in UK, Francia, Svizzera e Stati Uniti.
     
  • Fintech: questa divisione si occupa invece di software per le banche. Recentemente abbiamo fatto diverse acquisizioni: a luglio 2018 è stata acquisita Cheleo, una società proprietaria di un software dedicato agli NPL, per la gestione dei leasing, del factoring e dei prestiti personali. A novembre scorso abbiamo acquisito anche un’altra società, la TXT Risk Solution: una start up che ha ideato un software in grado di automatizzare la valutazione del rischio sulla base di modelli probabilistici predittivi, utilizzando tecniche di Machine Learning ed AI e permette quindi un efficace screening per l’anticorruzione e l’antiterrorismo, due argomenti caldi in ambito bancario.
    Infine, il 30 Aprile, abbiamo chiuso l’acquisizione di Assioma, una società che si occupa di software quality. L’azienda vanta 150 persone tra Milano, Torino e Bari e Torino e rafforza la divisione Fintech, anche tramite lo sviluppo di tecnologie blockchain e un’ampia attività di ricerca e sviluppo.

Come avrà intuito la nostra strategia è quella di crescere per acquisizioni, utilizzando al meglio le risorse di cui disponiamo.

Come avete fatto a crescere per acquisizioni? Avete svolto qualche operazione di capitale?

2 anni fa abbiamo venduto una divisione, la TXT Retail, che si occupava di software per la previsione della domanda e pianificazione degli assortimenti e merchandising nei negozi e in particolare della moda e del lusso. Con la vendita abbiamo incassato 88 milioni e ad oggi disponiamo di 60 milioni di euro di posizione finanziaria netta che, insieme a più di 40 milioni di debito medio-lungo, ci permettono di disporre di circa 100 milioni di liquidità.
Le operazioni che fino ad ora abbiamo svolto le abbiamo finanziate con la cassa disponibile e tramite le azioni della società. L’obiettivo è crescere verticalmente sui mercati in cui siamo già presenti. Nel settore bancario e aeronautico cerchiamo società che abbiano una tecnologia e una buona quota di mercato in modo da poter condividere il percorso di crescita con i manager che vogliono unirsi al nostro progetto.

TXT è quotata in Borsa. Mi può dare un feedback sull’utilità di essere quotati?

L’utilità principale è quella di avere una maggiore visibilità. Il fatto di essere quotati ci permette di avere un’alta reputazione con le controparti: tramite la quotazione una società può garantire il suo valore e offrire chiarezza riguardo alla sua situazione economica e patrimoniale. Questo è molto importante, soprattutto all’estero, per riuscire più facilmente ad avviare relazioni di lungo periodo con clienti di alto profilo, come possono essere Boeing o Lufthansa. Rispetto ai nostri clienti siamo uno specialista dalle dimensioni ancora contenute, ma risultiamo una controparte di rilievo, con ottime caratteristiche di corporate governance, trasparenza e un’elevata credibilità.

Dal punto di vista interno invece essere quotati ci permette di usare le azioni proprie per incentivare le persone e manager che si uniscono al gruppo con il comune obiettivo di intraprendere un percorso di crescita. Paghiamo le acquisizioni in parte in cassa, in parte in azioni, condividendo le opportunità di crescita del titolo in futuro e lavorando insieme per costruire un percorso di creazione di valore nel medio e lungo termine, con gli azionisti che credono in noi.

Se non foste stati quotati avreste potuto svolgere le operazioni di capitale allo stesso modo?

Probabilmente sì, ma solo parzialmente. Qualcuno non sarebbe stato disposto a sedersi al tavolo delle trattative con noi. Come le ho già detto non sempre le società private hanno una sufficiente trasparenza e visibilità. Posso affermare che la quotazione ha sicuramente agevolato la conclusione dei nostri affari.
Un altro vantaggio tipico della quotazione è quello di poter raccogliere mezzi finanziari da destinare gli investimenti. Con la IPO fatta nel 2000 abbiamo raccolto 30 milioni di euro che abbiamo destinato alla ricerca e allo sviluppo, oltre che all’espansione della società verso l’estero.
Da allora ci siamo finanziati con il cash flow delle operazioni correnti e non abbiamo fatto ricorso al mercato; non sono stati più fatti aumenti di capitale.

Inoltre, la quotazione in Borsa, nel caso ci sia un’opportunità di acquisizione particolarmente rilevante, facilita molto la possibilità di accedere ad ulteriore capitale di debito, sia bancario, che attraverso bond, o anche di ricorrere a un dedicato aumento di capitale. Tutte queste opzioni di finanziamento spesso non sono a disposizione di una società privata.

Per concludere le voglio invece chiedere quali obiettivi ha TXT per il futuro.

Nel primo trimestre del 2019 abbiamo avuto una crescita organica dei ricavi superiore al 17%, a cui si aggiungono operazioni di acquisizione. Se consideriamo l’acquisizione Cheleo la nostra crescita complessiva è addirittura del 26,5%.
Le prospettive sono quindi ottime. In futuro cercheremo delle operazioni di acquisizione che siano sinergiche con le nostre attività e utilizzeremo l’ampia cassa a disposizione per operazioni di sviluppo mirate alla crescita esterna. Posso affermare che questo è l’obiettivo per i prossimi 2 anni.

La quotazione in Borsa e degli obiettivi strategici hanno portato la TXT e-solutions a crescere verticalmente, soprattutto negli ultimi anni. Inoltre, se guardiamo ai dati di crescita attuale, per il futuro si può solo essere ottimisti.

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